[ad_1]
In questo articolo diamo un’occhiata all’outlook generale di Ethereum, facendo un’analisi dettagliata del prezzo ed osservando qualche indicatore on-chain.
Nella giornata di ieri, ETH ha provato invano advert abbattere il muro dei 3.000 USD, che funge da resistenza principale in questo momento, venendo respinto fino alle attuali quotazioni di 2.908 USD.
Ciononostante la crypto rimane quella più in forma nel mercato crypto, con prestazioni superiori anche a quelle di Bitcoin.
Sul fronte on-chain i dati mostrano un community longevo e in grande forza, sostenuto da un aumento dei numero di validatori e di monete bloccate in staking, oltre che da un quantity di scambi medio-alto.
Tutti i dettagli di seguito.
Ethereum guida la FOMO sui mercati crypto: l’analisi del prezzo di ETH mostra la volontà dell’asset di rompere la resistenza dei 3.000 USD
In questo inizio settimana, decisamente spento, causa la chiusura di ieri dei mercati USA per la festività del President’s day, i mercati crittografici sono guidati da Ethereum e dal suo recente tentativo di superare il prezzo chiave di 3.000 USD.
Mentre Bitcoin ha registrato il suo massimo locale nel giornata di giovedì 15 febbraio, advert un livello di 52.816 USD, Ethereum ha mostrato più determinazione andando a segnare ieri un nuovo massimo annuale a quota 2.984 USD, senza tuttavia riuscire nell’impresa di chiudere a cifra tonda.
L’analisi dei prezzi mostra una forza relativa per ETH, che assorbe con convinzione ogni dip e tiene alte le aspettative del mercato.
I merchants sono ottimisti sul futuro di ether e scommettono sull’esito positivo dell’approvazione degli ETF spot in USA per la seconda criptovaluta per capitalizzazione di mercato, con diversi Fund Supervisor come Franklin Templeton BlackRock, Constancy, Ark e 21Shares, Grayscale, VanEck, Invesco and Galaxy e Hashdex che hanno già depositato le proprie richieste alla Securities and Alternate Fee.
Se la cosa dovesse andare in porto, ETH potrebbe addirittura approcciare ai 3.500 USD, livello che non si vede ormai da aprile 2022, ed in seguito probabilmente anche i 4.000 ETH.
Giusto per rendere l’concept delle tempistiche, la SEC ha ancora 96 giorni prima della knowledge di scadenza ultima per prendere una decisione sull’eventuale approvazione/rigetto
Sul fronte più tecnico dei prezzi, l’analisi evidenzia come da ottobre 2023 in poi Ethereum sia stata incanalata in un development rialzista molto compatto, capace di tenere molto saldamente l’EMA 50 every day e di aggiornare costantemente nuovi massimo dopo ogni breve tentativo di correzione.
Più nel dettaglio, da metà gennaio in poi i tori si sono fatti sentire in maniera unanime, portando i prezzi di ether dai 2.200 USD fino ai valori attuali.
La soglia psicologica dei 3.000 USD potrebbe ora però opporsi a nuove incursioni rialziste, con l’RSI che mostra i primi segnali di cedimento in un development che va per l’ipercomprato.
Advert ogni modo i volumi mediamente elevati registrati nelle ultime sessioni di buying and selling e il recente breakout dei 2.700 USD sembrano favorire uno state of affairs positivo per la moneta crittografica, che con molta probabilità vedrà rompere la resistenza che ha di fronte, seppur a seguito di diversi sforzi.
Nel campo dei derivati, l’analisi dei dati su Ethereum mette in bella mostra un open curiosity decisamente incoraggiante, che nella scorsa settimana ha raggiunto il valore aggregato su tutte le piazze d’affari superiore ai 7,7 miliardi di dollari, valore che non si vedeva ormai dal lontano novembre 2021.
Anche Il funding fee mostra segnali positivi con un tasso di finanziamento per richiedere leva positivo su tutti i principali mercati, e con numeri superiori rispetto a quelli registrati negli ultimi 6 mesi.
Ciò significa che l’interesse speculativo per Ethereum è elevato e che gli speculatori si stanno posizionando (e si sono in gran parte già posizionati) con l’concept che la crypto crescerà di prezzo nel breve periodo.
Attenzione alla volatilità in questo periodo perchè potrebbe portare a liquidazioni forzate: in particolare i livelli di 2.877 USD, 2.870 USD e 2.840 USD sono i prezzi che potrebbero innescare perdite ai lengthy esposti eccessivamente in leva.
I dati on-chain del community Ethereum
Dopo l’analisi del prezzo di Ethereum, vediamo cosa ci segnalano di interessati i dati on-chain del community decentralizzato.
Anche in questo caso l’outlook generale è ampiamente positivo, con gran parte degli indicatori che mostrano la presenza di un terreno fertile per ulteriori crescite dell’asset.
In particolare osserviamo come il numero di ETH depositati sulla Beacon Chain sia in costante crescita, così come il numero di nuovi validatori che si aggiungono alla rete fornendo il proprio supporto.
Advert oggi circa 30,87 milioni di ETH, pari advert un controvalore di oltre 9 miliardi di dollari, sono bloccati all’interno del protocollo PoS con circa 900 mila validatori tra utenti singoli e piattaforme LST.
Considerando un offerta circolante di Ethereum prossima alle 120 milioni di cash, possiamo affermare che oltre il 25% di tutti gli ETH in circolazione sono bloccati nella Beacon chain.
Questo non fa altro che diminuire la potenziale pressione di vendita e causare una scarsità di ether nei mercati crittografici.
Questo dato, unito alla potenziale scarsità digitale che sarà innescata con l’arrivo probabile degli ETH ETF spot, potrebbe spingere la moneta verso orizzonti di prezzo molto ambiziosi qualora la domanda si facesse un minimo sentire.
Molto interessante notare anche come il quantity medio registrato nelle transazioni su chain Ethereum si sia mantenuto mediamente alto in queste prime settimane del 2024, raggiungendo il livello massimo dei 4 miliardi USD giornalieri, raggiunto come massimo a marzo 2023.
Un quantity alto sostiene l’interesse speculativo per il prezzo di ETH, che guarda caso è aumentato proprio in concomitanza del rally della criptovaluta da ottobre in poi.
Airdrops, fomo per i nuovi protocolli DeFi e nuove memecoin hanno sostenuto il quantity di scambi del community per tutto il 2023, con un enhance delle metriche negli ultimi mesi.
In conclusione, si ritiene opportuno mostrare quest’analisi che segnala la quantità di indirizzi on-chain Ethereum che detengono un prezzo medio di carico d’acquisto inferiore rispetto alle quotazioni attuali, ergo si trovano in profitto.
Da notare a tal proposito come da novembre in poi la percentuale di indirizzi in profitto rispetto al totale del community abbia subito un’impennata, passando dal 40% fino all’attuale 94%.
Ciò significa che 94 indirizzi su 100 hanno un PNL positivo rispetto al loro prezzo d’acquisto e che potenzialmente potrebbero scaricare le proprio posizioni da un momento all’altro.
Solitamente in passato, quando la percentuale di indirizzi in acquire ha raggiunto questo valore, sono susseguite sessioni di vendite molto violente che hanno portato advert un brusco calo del prezzo di ETH.
Tuttavia è opportuno segnalare che questo valore è rimasto elevato per diversi mesi durante il bull market precedente, dunque anche in questo caso potremmo veder passare molto tempo prima dell’arrivo della tempesta.
[ad_2]