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La recente approvazione degli ETF Spot Bitcoin ha portato diversi appassionati e analisti a fare previsioni su un possibile ETF Spot Ethereum.

L’approvazione degli ETF Spot Bitcoin è stata un passo importante per il settore, offrendo l’opportunità agli investitori tradizionali di puntare sulle criptovalute, portando nuovo capitale e migliorando la stabilità del mercato

Inoltre, gli ETF BTC forniscono chiarezza regolamentare e sicurezza, rendendo gli investimenti in BTC più sicuri, aumentando al contempo l’affidabilità dell’asset.

Cos’è un ETF Ethereum?

Gli ETF Ethereum consentono agli investitori di ottenere esposizione al valore di Ethereum attraverso i metodi della finanza tradizionale.

Gli ETF forniscono un modo regolamentato per investire in ETH, senza la necessità di detenere direttamente la criptovaluta su un pockets digitale o su un alternate.

Grayscale Investments offre il Grayscale Ethereum Belief, permettendo di investire in ETH senza le complessità dell’acquisto e della conservazione dell’asset digitale.

La differenza tra il Grayscale Ethereum Belief e un potenziale ETF Spot Ethereum risiede nella loro struttura e metodo di negoziazione.

Il Grayscale Ethereum Belief consente agli investitori di acquistare azioni che rappresentano la proprietà di Ethereum tramite collocamenti privati e buying and selling over-the-counter.

D’altra parte, un ETF Spot Ethereum sarebbe negoziato su alternate tradizionali come gli altri ETF, fornendo agli investitori una maggiore liquidità e opportunità di buying and selling durante le ore di mercato.

Gli ETF Ethereum verranno approvati?

Secondo il co-fondatore e CEO di CoinFlip, Ben Weiss, l’approvazione degli ETF Ethereum è molto probabile, specialmente dopo quella degli ETF Bitcoin, risalente allo scorso gennaio.

“Tuttavia, arrivare all’approvazione non sarà facile, considerando che il primo ETF Bitcoin è stato richiesto più di 10 anni fa. Detto questo, società autorevoli come Blackrock e Grayscale hanno già presentato domanda per gli ETF Ethereum e attendono con impazienza il by way of libera”.

Anche secondo Ryan Lee, analista capo di Bitget Analysis, le possibilità di approvazione degli ETF Ethereum sono molto alte.

Negli ultimi sette giorni, Ethereum ha registrato una crescita del 12%, arrivando a un valore di 2.963 dollari. 

Come è successo con il Bitcoin, gli ETF Spot Ethereum potrebbero generare un rally importante per la criptovaluta e aprire ulteriormente il mercato degli asset digitali alla finanza tradizionale.

Intanto, Ethereum resta la blockchain più utilizzata per la creazione di nuovi token, seguita da Solana. Tra i nuovi token basati su Ethereum, troviamo Scotty The AI.

Scotty The AI

Scotty The AI unisce l’umorismo tipico delle meme coin con uno utility token che servirà a potenziare i servizi IA forniti dal progetto. Il progetto si presenta con uno Scottish Terrier spaziale, simbolo di fedeltà e sicurezza.

Al momento, sul sito ufficiale sono stati presentati due differenti servizi: Scotty Swap e Scotty Chat. 

Il primo è un software per l’analisi della blockchain che si avvale dell’intelligenza artificiale per trovare falle nella sicurezza e consentire ai programmatori di intervenire.

L’IA è in grado di analizzare enormi quantità di dati, blocchi e hash sulla blockchain, per velocizzare il lavoro e renderne il funzionamento fluido e senza interruzioni.

Scotty Chat è un chatbot IA simile a ChatGPT o Bard di Google, con un modello di intelligenza artificiale in grado di dare consigli ai dealer sul mercato delle criptovalute.

Entrambi i servizi si basano sul token nativo SCOTTY, venduto in presale a 0,0053 dollari. Per acquistarlo e metterlo in stake è necessario utilizzare ETH, USDT o carta di credito, collegando il proprio pockets digitale al sito ufficiale del progetto.

La presale ha raccolto più di 500.000 dollari a pochi giorni dal lancio, arrivando alla quarta fase. Ricordiamo che il token SCOTTY aumenterà di valore al termine di ogni fase della presale, fino al itemizing previsto su DEX e CEX. 

*Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né testato la piattaforma.