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Ieri, c’è stato il tanto atteso debutto negli Stati Uniti del primo fondo in Bitcoin negoziato in borsa, che si è concluso con risultati contrastanti, provocando anche perdite per i dealer di future.
Se da una parte infatti i volumi registrati da grandi fund supervisor come Grayscale, BlackRock e Constancy hanno raggiunto numeri file, dall’altra molti merchants dei mercati future si sono imbattuti in pesanti liquidazioni.
In particolare, la volatilità di mercato indotta dall’avvio delle contrattazione per l’ETF spot, ha portato alla liquidazione di molte posizioni, sia corte che lunghe, per un totale di 80 milioni di dollari.
Il prezzo di BTC è schizzato in prossimità dei 49.000 dollari in apertura delle borse americane, ha segnato uno storno che è arrivato con uno spike a toccare i 45.600 dollari.
Complessivamente il lancio dell’ETF è stato un successo o un insuccesso? Cosa succederà nei prossimi giorni?
Vediamo tutte le risposte nell’articolo.
Bitcoin: ottimi volumi di mercato per il primo giorno di contrattazione dell’ETF spot sulle borse statunitensi
Dopo mesi e mesi di rinvii da parte della SEC ieri sono stati finalmente lanciati vari ETFs spot Bitcoin sulle borse statunitensi, raggiungendo ottimi numeri sul fronte della partecipazione del grande pubblico.
In totale, come messo in mostra dall’analista di Bloomberg James Seyffart, sono stati scambiati ben 4,6 miliardi di dollari sui diversi fondi presentati dagli 11 fund supervisor che il giorno precedente hanno ricevuto il by way of libera dalla commissione federale sui titoli.
Da notare come l’ETF di Grayscale, da solo, abbia registrato quasi la metà di tutti i volumi, con 2,2 miliardi di dollari di compravendite.
A seguire troviamo l’ETF Ishares Bitcoin Belief (IBIT) di Blackrock che ha gestito poco più di 1 miliardo di dollari in operazioni, accorpando il 22% di tutti gli scambi della giornata.
All’ultimo gradino del podio vediamo invece il fondo Smart Origin Bitcoin Fund di Constancy che ha avuto contrattazioni per 700 milioni di dollari.
In molti hanno fatto notare come l’ETF BTC di Hashdex, ultimo in classifica per volumi totalizzati, non abbia iniziato veramente le negoziazioni del fondo spot nella giornata di ieri, ma abbia proseguito con il suo veicolo di investimento con sottostante future.
Sebbene, infatti, la SEC abbia approvato il deposito 19b-4 di Hashdex, che consentirebbe al suo prodotto ETF spot di essere quotato sulle borse statunitensi, la stessa agenzia non ha redatto il modulo S-1 effettivo.
Hashdex ha commentato la vicenda sottolineando che il fondo non deteneva ancora alcun Bitcoin e che nei prossimi giorni vedremo invece il debutto vero e proprio dell’ETF.
Complessivamente il lancio del primo strumento di investimento in Bitcoin regolamentato negli USA è stato un grande successo: nessun altro esordio di ETF aveva totalizzato 4,6 miliardi di dollari di volumi.
Ciò riflette l’interesse e l’attenzione che gli investitori americani riflettono sul mondo delle valute crittografiche, da sempre molto attrattive a causa delle potenzialità di ritorno sull’investimento ma appartenenti (fino a poco fa) advert un contesto poco trasparente e privo di regole.
In merito all’elogio sul fronte dei volumi toccati nella giornata di ieri, c’è comunque da ricordare che gran parte dell’attività di buying and selling per GBTC (il fondo di Grayscale) veniva venduta mentre gli investitori passavano dal fondo a prodotti più nuovi e a commissioni più basse, come i rispettivi ETF di BlackRock e Constancy.
Ciò significa che, come teorizzato da Eric Balchunas, analista senior dell’ETF di Bloomberg, parte del quantity totale è stato solo “fittizio”, creato solo per una questione di “transizione” dal belief di Grayscale a fondo negoziato al NYSE.
Dealer di future liquidati per 80 milioni di dollari e calo dei prezzi per Bitcoin (BTC)
Tralasciando la questione del primo giorno di volumi, che verrà integrata con i dati dei prossimi giorni, osserviamo un altro effetto prodotto dal lancio dei nuovi fondi negoziati in borsa per Bitcoin.
È molto interessante notare infatti che, a differenza di come molti si aspettavano, il debutto degli ETF spot si è materializzato in un promote the information per la criptovaluta.
Nonostante il lieve ritracciamento dopo la prima ora di apertura delle piazze d’affari americane, Bitcoin ha chiuso la giornata dei 46.600 dollari, tenendo addirittura la media cell esponenziale a 5 periodi su timeframe giornaliero.
Ciò non esclude potenziali inversioni di development ed un inizio di una stagione ribassista (il promote the information potrebbe avverarsi in un’ottica di medio periodo), ma smentisce comunque varie teorie che vedevano un dump di grandi portate in occasione del debutto degli ETF su Bitcoin.
Quello che, però, risulta molto più interessante è l’effetto causato sul fronte dei mercati derivati crittografici.
Come evidenziato dalla piattaforma di analisi Coinglass, nella giornata di ieri sono stati liquidati oltre 80 milioni di dollari di posizioni aperte sui future su Bitcoin, di cui 34 milioni solo su Binance.
Non c’è stata una liquidazione unilaterale di merchants posizionati unicamente a rialzo o al ribasso ,ma piuttosto un evento che ha fatto triggerare i “margin name” sia per gli orsi che per i tori: le liquidazioni lengthy e quick infatti si equivalgono approssimativamente.
Più nello specifico la maggior parte delle posizioni sono saltate tra le 15,30 e le 17,00, con gli quick che hanno visto perdere i propri capitali durante il rialzo BTC nella prima mezz’ora, ed i lengthy che hanno seguito nell’ora successiva.
La volatilità ambo i lati del grafico è stato il fattore catalizzatore che ha portato alle liquidazioni di moltissimi dealer che ieri operavano nel mercato future.
Contando anche le altre criptovalute oltre bitcoin, i numeri salgono a circa 230 milioni di dollari.
In linea generale, come confermato nel paragrafo precedente, Il debutto dell’ETF spot è stato positivo: nonostante le liquidazioni osservati ieri non siano trascurabili, possiamo comunque confermare che esse sono state inferiori o in linea rispetto a quelle registrate nel 3, 8,9 e 10 gennaio.
I numeri inoltre non sono stati così spaventosi da indurre timore nei cripto investitori.
Per quello che riguarda la value motion di BTC, al momento sono aperti molti scenari che vedranno più o meno concretizzarsi nei prossimi giorni.
L’ottimismo generato dell’ETF porterà sicuramente i suoi benefici sul lungo termine, elevando l’asset su un livello decisamente più importante per il mondo della finanza tradizionale.
Non dimentichiamoci però allo stesso tempo che veniamo da 15 mesi di rialzi senza sosta, con BTC che ha chiuso il 2023 con un rialzo del 140%: uno storno in questo momento non sarebbe poi così improbabile.
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